Dalla parte delle volontarie

Allego un commento sulla mia esperienza in Biblioteca di questi giorni dl 10 ottobre 2016, è un'immagine di Lorenzo Lotto: "Ragazzo che legge" estremamente significativa (ci guarda per invitarci alla lettura del testo che ha in mano? Perché ha trovato nel libro risposte interessanti e serie o perché il testo gli ha posto domande su questioni profonde? Ci guarda un po' rabbuiato perché l'abbiamo distratto dalla lettura?)
 

Prof.ssa A.Pomes, volontaria

 

La nostra esperienza

Nei miei mercoledì nella Biblioteca dell’Ascoli ho avuto il piacere di ricevere spesso dai ragazzi richieste di consigli di lettura.

In particolare, dopo la “Giornata della Memoria”, molti alunni di prima e seconda media hanno chiesto testi sull’argomento.

In occasione dei concorsi “Mongolfiera” e “Lettura espressiva” i lettori/recensori mi hanno chiesto consigli a proposito di libri o pagine di libri adatti all’attività, anche al di fuori dell’elenco presente nella Biblioteca Ascoli.

Molte sono state anche le richieste per il concorso di scrittura “Galdus” che quest’anno ha visto la partecipazione di sette classi sul tema “Il cibo dell’anima”. A questo scopo ho ritenuto opportuno stilare un elenco di testi presenti nella nostra Biblioteca proprio sull’argomento, cioè le passioni che fanno felici o cambiano la vita o danno senso alle proprie attività.

La sfida più interessante è stata invogliare alla lettura i ragazzi che “devono” scegliere un testo solo perché violentemente costretti dalle circostante scolastiche: da qui la loro propensione alle famigerate “letture facilitate”. A loro ho consegnato solo libri accattivanti e decisamente difficili, perché agli inappetenti occorre dare cibi gustosi e piccanti.

Ringrazio quindi tutti gli alunni per avermi costantemente messo alla prova!                                                                                                                          Angela Pomes

Maggio 2015

La nostra esperienza

 

1) Il mio aiuto in Biblioteca è stato principalmente donare qualcosa: un po’ del mio tempo, qualche consiglio e, all’occorrenza, qualche parola di conforto!

E’ stato anche imparare qualcosa: parlare a cuore aperto e accompagnare i ragazzi in questa difficile fase della loro crescita. E’ stato anche ricevere qualcosa… Tanti sorrisi anche solo per aver detto “che bravo/a!” … tanti sguardi pieni di stupore quando “questi furbetti dagli occhi vispi” capivano che li avevo capiti!!

 

2) I ragazzi cercano da noi adulti sincerità… Un libro non è bello solo perché lo dicono tutti… non vogliono sentire sterili frasi fatte e non vogliono considerarci insegnanti in cattedra, ma loro complici sulla stessa lunghezza d’onda! Siamo per loro anche delle guide che consigliano, criticano, discutono e apprezzano senza dimenticare l’ingrediente fondamentale per instaurare un bellissimo rapporto di fiducia reciproca… dire sempre quello che si pensa!

Manuela

Maggio 2015