Il Premio Pippi Calzelunghe è un premio Biennale destinato a scrittrici per ragazzi.

Il Premio Pippi Calzelunghe è un premio Biennale destinato a scrittrici per ragazzi.

 

La storia del Premio in breve Il Premio Pippi è nato nel 1998 nell’ambito delle iniziative dell’Assessorato Scuola e Pari Opportunità del Comune di Casalecchio di Reno, per esplorare, nel nome di Astrid Lindgren e del suo dirompente personaggio Pippi Calzelunghe, il mondo della narrazione per l’infanzia femminile.

Pippi Calzelunghe è la rappresentante universale di un valore femminile di gioia e creatività, autonomia e libertà. Anche Pippi Calzelunghe fu pubblicata grazie a un premio letterario: nel 1945, dopo il rifiuto del grande editore Bonnier, fu un concorso dell’allora piccola casa editrice Raben&Sjogren a decretare vincitrice la storia che avrebbe poi reso celebre nel mondo la sua autrice.

 

Sono premiate storie edite ed inedite, ma non sempre viene assegnato. E’ capitato infatti nel 2010 che…

Nella Categoria inedite….

“Nessuno degli inediti è stato ritenuto meritevole. La letteratura per ragazzi deve sempre avere un livello letterario e linguistico “alto” e “audace” tale da poter proporsi come strumento di crescita individuale e collettivo. Una letteratura di consumo, che non coinvolge e non genera coinvolgimento, resta una sterile celebrazione dell’autore. Leggere per crescere è un impegno per i ragazzi, che devono poter contare sulle scelte che passano attraverso gli adulti.”

 

Dal sito del Comune di Casalecchio di Reno (BO)

Marta Barone “I giardini degli altri”, Rizzoli. Genere: Affetti

Marta Barone “I giardini degli altri”, Rizzoli. Genere: Affetti

Vincitrice nel 2012 del Premio Biennale Pippi Calzelunghe dedicato alle scrittrici, Marta Barone racconta la storia di un’avventurosa estate.

Due ragazzini Olivier e Nina scoprono pian piano la verità su Paloma, giovane vissuta 100 anni prima di cui ritrovano alcuni oggetti.

Delicato ed avvincente.

Giornata della Memoria, 27 / 01 / 2017

Giornata della Memoria, 27 / 01 / 2017

Letture Consigliate:

  • Karen Levin, “La valigia di Hana. Una storia vera” BUR

Nel marzo 2000 una vecchia valigia arriva nel museo dell’Olocausto, a Tokyo… data (16 maggio 1931) e un nome: Hana Brady

 

  • Luigi Ballerini, “Hanna non chiude mai gli occhi”, San Paolo

E’ il racconto di due ragazzi ebrei che si intreccia con l’operato del console italiano Guelfo Zamboni che, rischiando la vita, procurava documenti agli ebrei di Salonicco per salvarli dai campi di concentramento.

 

  • Eric Emmanuel Schmitt, “Il bambino di Noè”, BUR, Rizzoli Contemporanea

Bellissima storia di amicizia, di sacrificio e di speranza.